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Formia

Dati del Comune

Abitanti: 16.905 (1936) – 17.975 (1951). Superficie 74,17 kmq. Città con porto sul golfo di Gaeta. Comuni confinanti: Esperia (Fr), Gaeta, Itri, Minturno, Spigno Saturnia.

 

La motivazione della decorazione

Formia è decorata di Medaglia d’argento al valor civile, concessa il 16.1.1961:

Sopportava con intrepido coraggio e fiero comportamento, ripetuti, violenti bombardamenti che distruggevano la maggior parte del centro abitato e uccidevano numerosi suoi figli. Teneva, nei confronti del nemico, sereno ed eroico contegno, mai piegando nella sua fede in un’Italia migliore. Comune di Formia (Lt) – dal 1940 al 1945.

 

Le vicende belliche e resistenziali

La guerra fece il suo tragico ingresso a Formia con il bombardamento notturno del 10 settembre che distrusse il forte medievale.

Il 9 settembre 1943, con un falso ordine di cambio della guardia, le truppe tedesche rilevarono i militari italiani nei punti strategici, tra cui le installazione del Comando costiero, e dopo il lancio di alcune bombe sulla città, ne assunsero il controllo; dopo due giorni essi effettuarono il rastrellamento di uomini abili al lavoro al fronte, ordinando nel contempo alla popolazione lo sgombero delle abitazioni.

Poco prima di mezzogiorno del 10 settembre una quarantina di fortezze volanti colpirono un terzo della città, quella industriosa ad est, punto nevralgico per Napoli; decine furono le vittime, comprese diversi soldati tedeschi. I corpi vennero seppelliti nelle buche provocate dalle esplosioni, per la necessità di transitare speditamente sull’Appia da parte delle truppe. Molte vittime tra quelle degli edifici colpiti, furono estratte solamente in maggio.

Il 21 settembre  si tentò di costituire un comitato cittadino con lo scopo di farsi portavoce delle proteste sulle prepotenze tedesche: sei giorni prima gli occupanti, approfittando di un bombardamento e nella impotenza dei fascisti locali, asportarono 10 milioni di lire nella locale filiale del Banco di Napoli e fecero saltare le banchine del molo mercantile.

Il 24 settembre venne ordinato dal comando tedesco un nuovo sfollamento della popolazione, accompagnato da gravi sanzioni contro i trasgressori dell’ordine. Il 4 ottobre, durante un rastrellamento per arrestare un giovane che si era offerto di rendere noto ai tedeschi il rifiuto dei giovani di arruolarsi nella RSI, vennero arrestati e picchiati alcuni giovani, visto che il giovane si era reso irreperibile. Le violenze erano all’ordine del giorno: il preside del liceo, venne denunciato e condannato a morte dopo essere passato vicino ad una postazione antiaerea tedesca; avvertito da alcuni cittadini, venne nascosto in una cisterna e fatto poi fuggire.

Solamente dal novembre al dicembre 1943, nel territorio formiano si ebbero 15 singole uccisioni.

La città subì pesantissimi danni nel gennaio 1944 e nei mesi successivi, in quanto posta ai margini della linea “Gustav”, ma già nei giorni 5, 9-11, 16, 29-30 e 1° ottobre 1943 la città subì gli attacchi aeronavali americani.

Il 27 gennaio i tedeschi requisirono tutta la farina destinata alle popolazioni delle frazioni di Formia, stivandola per proprio uso.

I bombardamenti alleati contribuirono ad aumentare il numero delle vittime civili: il 27 gennaio venne effettuato anche un cannoneggiamento dal mare che costò la vita a 40 cittadini delle frazioni di Trivio e Campese, mentre il 27 febbraio i cannoni navali colpirono un palazzo dove si erano rifugiati 21 operai rastrellati dai tedeschi.

Il 18 aprile 1944 nella frazione di Rialto trovarono la morte 26 formiani, che erano stati costretti a lavorare per il ripristino di un ponte; altri 48 uomini che cercavano di sottrarsi alla cattura erano stati uccisi in precedenza. Solamente dal novembre al dicembre 1943, nel territorio formiano vennero effettuate 15 uccisioni

Il 18 maggio 1944, con l’appoggio aereo, l’85° Divisione USA liberò la città, resa ormai indifendibile da parte tedesca..

Gran parte del patrimonio storico-artistico di Formia, a seguito dei bombardamenti, andò distrutto e solo parzialmente recuperato nel dopoguerra.

 

Bibliografia

La grande enciclopedia della tua regione. Lazio (21), pp. 104-112

G.Ciccone, “Profughi a Roma da Formia distrutta”, in: (a cura) A.Ravaglioli, Il Lazio in guerra 1943-1944, Newton  Compton editori, Roma 1997, pp.57-59

P.G.Sottoriva, Cronache da due fronti, (cit.), pp.48, 42, 57-58, 69-70, 76-77, 87, 94, 187, 238

Sito ufficiale del Comune di Formia

Biblioteca Comunale di Formia

Cronologia della Resistenza nel Lazio

Dizionario storico biografico del Lazio (cit.), ad nomen

M.Marzano, “Il rubino più prezioso”, in: (a cura) G.L. Campagna, 33 salti nella storia. (cit.), p.36

Wikipedia, ad nomen.

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