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Campodimele

Dati del Comune

Abitanti: 1.437 (1936) – 1.612 (1951). Superficie 38,38 kmq. Altitudine 647 m, slm. nelle ultime propagini dei monti Ausoni. Comuni confinanti: Esperia (Fr), Lenola, Itri, Fondi, Pico (Fr), Pontecorvo (Fr).

La motivazione della decorazione

Dopo l’8 settembre, la linea “Gustav”, approntata dalle truppe tedesche per arrestare l’avanzata alleata, passava proprio attraverso il territorio di Campodimele, consentendo dalle sue alture il controllo della Valle del Liri e delle vie di comunicazione tra il Tirreno e il Frusinate.

Si ebbe, di conseguenza, l’evacuazione di 700 dei 1400 residenti, avvenuta il 10 gennaio, che furono trasportati, dopo un viaggio di 5 giorni al Nord. Essi sarebbero ritornati a Campodimele ai primi di giugno del 1945. Il paese soffrì inoltre delle ruberie e delle spoliazioni da parte dell’occupante e dei bombardamenti alleati che interessarono tutto il fronte di Cassino: il danno maggiore si ebbe con la distruzione dell’antichissimo monastero di Sant’Onofrio.

Con la liberazione, avvenuta il 21 maggio e preceduta da un cannoneggiamento che causò la morte di 300 tedeschi, arrivarono le violenze e gli stupri da parte delle truppe di colore della Spedizione francese che con gli anglo-americani avevano conquistato il sovrastante monte e Campodimele, tra il 18 e il 20 maggio 1944.

Le violenze sulle donne – almeno quelle denunciate – furono 186, su un totale di 300 residenti.

In contrada Taverna venne allestito un cimitero per i soldati marocchini caduti contro i tedeschi per la conquista di Campodimele. Un cippo ricorda: Ici ont reposé 162 soldats francaises tombés glorieusement. 1943-1944. In memoriam.

Gli episodi di violenza, conosciuti purtroppo in tutti i centri “liberati” dal Corpo francese, diedero lo spunto per il romanzo “La Ciociara” di Alberto Moravia, che in quel periodo era sfollato con Elsa Morante proprio su un monte tra Fondi e Campodimele.

Le vicende belliche e resistenziali

Campodimele è Medaglia d’argento al merito civile:

Piccolo comune situato sulla Linea Gustav, durante l’ultimo conflitto mondiale si trovò al centro degli opposti schieramenti, subendo ogni sorta di violenza da parte delle truppe tedesche e marocchine nonché devastanti bombardamenti da parte dell’esercito alleato, che causarono la morte di numerosi cittadini, la quasi totale distruzione dell’abitato e ingenti danni al patrimonio zootecnico e agrario. Nobile esempio di spririto di sacrificio ed elette virtù civiche. Campodimele (Lt), 1943-1945.

La memoria

Testo del conferimento della Medaglia d’Argento – est. Comune

Altorilievo in bronzo che rappresenta una donna con bambino minacciata da un soldato di colore della Spedizione Francese e sotto,

Targa di bronzo con l’epigrafe “Alle donne / dei Monti Aurunci Ausoni e Lepini / vittime / del Corpo di Spedizione francese / 1944 / Campodimele 2008.

Bibliografia

La grande enciclopedia della tua regione. Il Lazio (9), (cit.), p.173

www.comune.campodimele.lt.it

P.G.Sottoriva, Cronache da due fronti, (cit.), pp 86, 242,247, 270.

F.Cecere, “Strauròs”, in: (a cura) G.L.Campagna, 33 salti nella storia. (cit.), p.25

Wikipedia, ad nomen

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