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D’Amico Giuseppe Emilio

Nato a Genazzano il 4 aprile 1908 da Amedeo e Maria Anna Morelli- caduto a Roma, il 24 marzo 1944, alle Fosse Ardeatine. Di professione contabile. Finiti gli studi liceali prestò servizio nell’arma dei Carabinieri. Aderì al Partito Comunista d’Italia e al momento dell’occupazione tedesca dette vita a una formazione partigiana detta Banda D’Amico o Banda di Genazzano, della quale fu il capo. [CPC busta 1603, risulta antifascista ammonito. In particolare, la sua attività si concentrò nell’alimentare la disobbedienza giovanile verso l’adesione ai bandi di chiamata fascisti e nazisti. Venne arrestato dalle SS  insieme al padre e portato al III braccio di Regina Coeli. Mentre suo padre venne rilasciato dopo qualche tempo, Giuseppe fu trattenuto e infine inserito nella lista dei condannati a morte per rappresaglia dopo l’azione partigiana di via Rasella. Muore fucilato alle Fosse Ardeatine non ancora quarantenne. A Roma è ricordato in una targa insieme ad altri militanti nel laboratorio di Forcella in via Acqua Bullicante 21; un’altra targa si trova in piazza Marranella 1. Riposa nel Mausoleo nel sacello 319.

Mogavero, biografico, vol.II, p.672; Mogavero, 2016, pp. 165, 168, 364; http://www.mausoleofosseardeatine.it/vittime/dettaglio/?id=74

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