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Fabri Renato

Nato a Vetralla (Viterbo) il 25 dicembre 1888- caduto a Roma, alle Fosse Ardeatine, il 24 marzo 1944. Di mestiere commerciante, è figlio di Luigi e di Eugenia Cesira Mirenghi. Durante la prima guerra mondiale combatte fino a ottenere il grado di capitano. Azionista, la sua attività principale diventa quella di reperire e trasportare armi, esplosivi e materiali di propaganda, svolgendo le funzioni di capo-zona. A seguito di delazione, la sua casa viene sottoposta a perquisizione il 2 marzo 1944 e lui tratto in arresto e condotto a Regina Coeli. Dopo l’azione partigiana di via Rasella, fu inserito nella lista dei condannati a morte e ucciso per rappresaglia alle Fosse Ardeatine all’età di 55 anni. A Roma è ricordato con una lapide a p.Pia dedicata da Giustizia e Libertà ai caduti del PdA alle Fosse Ardeatine. “Ma egli non conosceva timori, e non metteva limiti alla sua attività davvero febbrile, finchè un giorno, il 2 marzo, dietro delazione, venne arrestato. Fu stroncata così la sua opera preziosa, e , dopo alcuni giorni, il 24, veniva stroncata anche la sua vita”.

Mogavero, 2012, pp.180, 251, 258; Biografico, vol. II, pp. 785-6.; Cfr. Martiri Viterbesi alle Fosse Ardeatine, pp. 117-9; www.mausoleofosseardetine.it

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