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Fondi Edmondo

Nato da Stefano e Maria Monteferri a Velletri il 3 maggio 1894-caduto a Roma, il 24 marzo 1944, alle Fosse Ardeatine. Commerciante di bigiotteria. Volontario tra i garibaldini durante la Prima guerra mondiale, combatté sul fronte delle Argonne, ove riportò molteplici e gravi ferite a un braccio, tanto da rimanere anchilosato. Militante del Partito d’Azione, dopo l’occupazione di Roma fu uno degli organizzatori, a Velletri, delle prime formazioni di “Giustizia e Libertà”. Fu capo squadra di una delle cinque squadre operanti nel Settore Mazzini, in Prima Zona. I tedeschi lo arrestarono il 23 febbraio 1944 mentre si preparava a partire per rifornire di armi e munizioni i partigiani. Condotto a Regina Coeli, vi rimase per un mese fino al 24 marzo, quando, in seguito all’azione partigiana di via Rasella, fu inserito nell’elenco dei condannati a morte per rappresaglia. Perse la vita alle Fosse Ardeatine all’età di 49 anni. Già nel febbraio del 1944 il commerciante era stato arrestato dai tedeschi. Rinchiuso nel terzo braccio del carcere di Regina Coeli, vi restò sino a che i tedeschi non decisero la rappresaglia per l’azione di via Rasella. Prima di essere ucciso, Edmondo Fondi aveva scritto dal carcere una lettera al fratello. La missiva non era mai giunta a destinazione: la censura l’aveva bloccata, perché il commerciante accennava alle inumane condizioni di vita nella prigione romana. Nella missiva, citata da Mario Avagliano, Edmondo Fondi diceva: “… La fame è tanta da far spavento, si dorme su un lurido pagliericcio per terra, fra pulci, pitocchi e cimici che sono le più schifose e tormentose, si è completamente allo scuro, senza asciugamano, senza lenzuoli, dal giorno che mi hanno arrestato che dormo vestito…”. A Velletri gli è stata dedicata una via. A Roma è ricordato a Largo Mutilati e Invalidi, con la lapide di piazza Pia e in via Labicana 97.Esattoria Comunale.

 “Volontario della guerra 1915-1818, mutilato, garibaldino delle Argonne, era un elevato spirito di puro patriota. Buono, caritatevole, generoso, affabile, sapeva accattivarsi la simpatia di quanti lo avvicinavano. Antifascista convinto, aveva aderito al Partito d’Azione ed era organizzatore delle bande partigiane di Velletri. Arrestato, mentre si preparava a partire per por tare armi e munizioni ai patrioti, dopo un mese di duro carcere, fu avviato al glorioso sacrificio delle Fosso Ardeatine”.

Conti, p. 75; Mogavero, Biografico, vol. II, p. 859; Mogavero, 2012, pp. 245, 350; Avagliano, Generazione ribelle – Diari e lettere dal 1943 al 1945; www.anpi.it/donne-e-uomini/1933/edmondo-fondi

 

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