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Frosinone

 

Dati del Comune

Capoluogo di provincia dal 1927. Abitanti: 18.447 (1936) – 24.688 (1951). Superficie 46,85 kmq. Altitudine 291 m. slm. Sul colle che domina il fiume Sacco. Comuni confinanti: Alatri, Arnara, Ceccano, Ferentino, Patrica, Supino, Torrice, Veroli.

 

La motivazione della decorazione

Alla città, distrutta al 90%, è stata conferita la Medaglia di bronzo al merito civile:

Frosinone, città semidistrutta dai ripetuti combattimenti subiti durante la seconda guerra mondiale, presto risorta dalle sue rovine per le virtù civili e la laboriosità dei suoi cittadini. Frosinone, 26 novembre 2004.

 

Le vicende belliche e resistenziali

Sin dal 1941 nel capoluogo si ebbe un certo fermento politico, dimostrato dall’arresto e dal confino di diversi oppositori.

Già l’arresto di Mussolini aveva suscitato giubilo alla popolazione, ma il clima antiregime si espresse in pieno il 9 settembre 1943 quando i soldati del distretto tentarono di organizzare una difesa contro i tedeschi, ma a sera furono costretti a cedere le armi. Nel caos generale i gerarchi fascisti locali si diedero alla fuga e si rifugiarono nei conventi.

L’11 settembre si registrò il primo bombardamento alleato con 20 morti e gravissimi danni. Da quel giorno gli attacchi si susseguirono: 70 morti tutti tedeschi per l’attacco all’aeroporto, 25 ottobre con 30 morti, per un’incursione sulla stazione ferroviaria e nessun obiettivo militare colpito. Le incursioni alleate proseguirono dal novembre 1943 al febbraio 1944, costringendo i tedeschi a lasciare il Distretto alla volta di Fiuggi.

A Frosinone, data la presenza massiccia delle truppe tedesche e per la continua evacuazione della popolazione, non fu possibile organizzare alcuna forma di resistenza armata e di formare il locale CLN. Solamente alcuni giovani, rifugiatisi in montagna, calavano a Frosinone per impadronirsi di armi.

Nonostante i lutti e le devastazioni, i frusinati ospitarono circa 200 prigionieri britannici rinchiusi nel locale presidio; l’episodio accrebbe la reazione tedesca che il 17 ottobre, giorno di mercato, si concretizzò con la razzia di molti uomini inviati al fronte per scavare trincee. Nella tensione tra tedeschi e popolazione s’inserì l’opera mediatrice degli ecclesiastici locali, che riuscirono persino ad ottenere un camion per far rifornimento di pane e patate in Abruzzo.

Il 13 gennaio i tedeschi riuscirono ad arrestare 13 dei 324 militari italiani disertati dell’84° Rgt di fanteria: tre furono condannati a morte.

Malgrado Frosinone non avesse obiettivi militari di rilievo, gli Alleati ripresero i bombardamenti, come quello significativo del 22 maggio, forse funzionale alla avanzata definitiva. Tra il 30 e il 31 maggio comparvero sulle colline circostanti le prime truppe alleate ma, inspiegabilmente, attesero troppo tempo prima di attaccare, lasciando così il tempo ai guastatori tedeschi di minare ponti e cabine elettriche.

Finalmente il 1° giugno 1944 gli Alleati (britannici, statunitensi e canadesi) liberarono Frosinone, scatenando nella popolazione gioia ed entusiasmo.

Nel 65° della Liberazione è stato inaugurato un cippo commemorativo in memoria del tenente canadese Everett M.Simm del Royal Edmonton Rgt., primo militare alleato caduto nel giorno della liberazione della città. Il cippo è posto in corso della Repubblica, nel luogo dove Simm venne ucciso da un cecchino tedesco e dove venne temporaneamente seppellito.

 

La memoria

  • Caduti – piazza della Libertà
  • Monumento alla ciociara
  • Targa in onore dei militari canadesi – piazza della Repubblica
  • Monumento ai Caduti – viale Mazzini
  • Monumento ai Martiri Toscani
  • Lapide ten.Pietro Teravanti – movm – est. Pal.Teravanti

 

Bibliografia

La grande enciclopedia della tua regione. Il Lazio (22), pp.125-29.

(a cura) G.Giammaria, L.Gulia, C.Iadecola, Guerra Liberazione Dopoguerra in Ciociaria 1943-45, (cit.), pp. 25,108-12.

(a cura) G.Giammaria, Dati sulla Resistenza in Ciociaria. Estratto dal n.8 dei Ruaderni della resistenza laziale, pp.16, 30-31, 120.

Cronolgia dei bombardamenti alleati 1943-1944. Sito web

Wikipedia, ad nomen.

G.Campanelli, tanta, troppa vacanza. Racconto di eventi di un tempo di guerra, Arti grafiche Tofani, Frosinone 2011

Dizionario storico biografico del Lazio (cit.), ad nomen

Wikipedia, ad nomen.

 

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