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Ricci Delio

Nato a Montefiascone (Viterbo) 8 marzo 1925- caduto a Campigliola di Manciano (Grosseto) il 20 maggio 1944. Bracciante.  Figlio di Alessandro e Felicita Cimarello. Il 20 ottobre 1990, l’allora Presidente della Repubblica, Francesco Cossiga, ha firmato il decreto che concede la massima ricompensa al valore alla memoria di Delio Ricci. Questa la motivazione: “Giovane combattente della Resistenza, pose nella diuturna lotta clandestina tutto il suo entusiasmo e cosciente spirito patriottico, segnalandosi fin dall’inizio in rischiose, ardite azioni di guerra. Catturato in combattimento manteneva fierissimo contegno, né valsero a smuoverlo minacce o lusinghe. Condannato al capestro, mentre più il laccio ne stringeva il collo, trovava ancora la forza di lanciare in faccia al nemico, come supremo gesto di sfida, il grido possente di «Viva l’Italia libera!“. Sulla figura e sulle gesta di Delio Ricci, in occasione delle celebrazioni per il quarantennale della Resistenza, è stato pubblicato un saggio di Paola Ciripicchio. (Anpi, 25 luglio 2010). A Ricci è intitolata ANPI Montefiascone, sezione Delio Ricci

Dizionaro storico biografico della Tuscia

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