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Roma, Montagnola.

8/ 10 settembre 1943 – Roma, Montagnola. Durante i combattimenti per la difesa di Roma, un militare tedesco, sorpreso mentre tentava di rapinare un cadavere di soldato italiano di una catenina d’oro, reagisce duramente al tentativo di suor Teresina di Sant’Anna (al secolo Cesarina D’Angelo), che assisteva i feriti e ricomponeva i caduti, e che, per le conseguenze dei colpi ricevuti, morirà dopo otto mesi. Ancora nel corso dei combattimenti per la difesa di Roma, militari tedeschi uccidono Quirino Roscioni, fornaio, e sua cognata Pasqua D’Angelo-Ercolani, che assistevano disarmati i combattenti italiani, ne devastano il forno e saccheggiano la casa. Assieme a loro perdono la vita 9 civili: Barile Maria, domestica, nata a  Sepino  (Campobasso), Angelo Caratelli, Francesco Carnevali, Domenica Cecchinelli, madre di cinque figli, nata a San Vincenzo Valle Roveto (L’Aquila), Carmine Dieli, marito di Maria Barile, Pasqua Ercolani, nata il 15 aprile 1900 a Contigliano (Rieti), Giacomo Fini, contadino, padre di otto figli, nato nel 1870 a Fara Sabina (Rieti), Loreto Giammarini, manovale, nato il 17 febbraio  1887  a Montereale (L’Aquila), Ignota popolana, circa settantenne. (Guida, 501)

   

Battaglia della Montagnola

           

Battaglia della Montagnola

     

Scultura che ritrae suor Teresina

 

Lapide ai caduti nella battaglia della Montagnola

 

 

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