Caccamo Fortunato (Tito)
Data di esecuzione: 3 giugno 1944
Organo giudicante: Feldgericht
Accusa: Attività antitedesca
Data di nascita: 23 gennaio 1923
Luogo di nascita: Reggio Calabria
Paternità: Antonio Caccamo
Maternità: Maria Cuzzocrea
Professione: carabiniere
Formazione d’appartenenza; Fmcr/Banda Filippo Caruso
Preso in consegna: 23 aprile 1944 ore 13:00 dal Servizio di Sicurezza, Rep. IV A
Il 9 maggio 1944 udienza presso il Feldgericht
Dimesso il 3 giugno 1944 alle ore 6:45
Permanenza nel carcere di Regina Coeli: 23.4.1944-3.6.1944
Cella: 337
Informazioni biografiche
Soldato di leva nel ’41, fu congedato nel marzo del ’42 e nel settembre dello stesso anno si arruolò nella Legione carabinieri di Roma prestando servizio alla Stazione Termini. Iscrittosi all’università, il 9 e il 10 settembre del ’43 partecipò alla difesa di Roma. Il 7 ottobre si diede alla macchia, unendosi alla banda dei carabinieri guidata dal generale Filippo Caruso col nome di battaglia “Tito” collegata al Fmcr che agiva nella zona di Palestrina in collaborazione con la formazione guidata dal tenente colonnello di Artiglieria Costantin Ebat («Costanzo»).
Circostanze dell’arresto
Nella primavera del 1944 il capitano del Servizio segreto tedesco Ferdinand Thun von Hohenstein invia a Palestrina un suo agente, Quirino Neri, anche lui ex soldato del RE, che riesce a stringere amicizia con Fortunato Caccamo. Questi, catturato il 7 aprile del ’44, a piazza Bologna, fu rinchiuso nel carcere di via Tasso, sottoposto a processo il 9 maggio e condannato a morte. Fu fucilato alle ore 10 del 3 giugno insieme al tenente colonnello Ebat, al tenente pilota Mario De Martis, all’agente di PS Giovanni Lupis, al sergente maggiore Guido Orlanducci, all’agente di PS Emilio Scaglia: i sei sono definiti per questo i “Martiri della vigilia”.
Fonti archivistiche
AS Roma, Cap, Cd’as, b. 1590, fasc. 177, Rcdp, b. 8 fasc.333 e Cap, SI, b. 1682, fasc. 1336; Anfim Vittime 4.2, fasc. Caccamo Fortunato; Msl, Archivio istituzionale Carte tedesche scheda matricolare RC Caccamo Fortunato e Bacheche cella 3.
Note
Nel dopoguerra Fortunato Caccamo sarà insignito della Medaglia d’oro al valor militare.