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Pollastrini Elettra

Nasce a Rieti 1908 e qui muore nel1990. A soli sedici anni lascia l’Italia ed emigra in Francia dove trova lavoro alla Renault. Licenziata per aver partecipato ad uno sciopero indetto dalla organizzazione comunista Confederazione Generale del Lavoro. Trova altri impieghi fino al 1938. Già dal 1933 aderisce al Partito Comunista, reclutata da Teresa Noce e nel 1934 partecipa come delegata al Congresso mondiale contro la guerra e il fascismo. Con lo pseudonimo di Myriam collabora alla rivista La voce delle donne e nel novembre del 1937 partecipa al primo Congresso internazionale delle donne antifasciste a Barcellona. Lavora poi al quotidiano la Voce degli Italiani. Rientra in Francia dalla Spagna nel 1938 allo scoppio della guerra, poiché comunista, viene arrestata e rinchiusa nel carcere femminile della Roquette di Parigi. Nel 1940 viene internata a Rieucros, nel 1941 consegnata alle autorità fasciste, tradotta in Italia e incarcerata a Rieti. Dopo un breve periodo in sanatorio, una volta dimessa è definitivamente assegnata al confino a Rieti, dove riprende la sua attività clandestina. Nel gennaio 1944 viene arrestata a Roma, sorpresa a trasportare chiodi a quattro punte. Imprigionata a Regina Coeli, condannata dal tribunale tedesco a tre anni di lavori forzati da scontarsi in Germania. Viene quindi deportata ad Aichach e viene liberata il 28 aprile 1945. Dopo la guerra nominata dal PCI alla Consulta nazionale e assessore all’assistenza del Comune di Rieti. Nel 1946 eletta all’Assemblea costituente. Nel 1947 partecipa al primo Congresso internazionale degli ex deportati politici nei campi nazisti e nel 1949 a Parigi al Congresso costitutivo del Movimento dei partigiani per la pace. Deputata dal 1948 al 1953. Nel 1956 consigliere provinciale a Rieti e responsabile della Federazione comunista reatina. Muore a Rieti il 2 febbraio 1990.
Fonte: Aldo Pavia, https://it.wikipedia.org/wiki/Elettra_Pollastrini
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