Monte San Giovanni Campano
Dati del Comune
Abitanti: 10.984 (1936) – 12.246 (1951). Superficie 48,71 kmq. Altitudine 438 m. slm. Sulle pendici dei monti Ernici. Comuni confinanti: Arce, Arpino, Boville Ernica, Castelliri, Fontana Liri, Sora, Strangolagalli, Veroli.
La motivazione della decorazione
Con DPR 30.11.2012 alla città venne conferita la Medaglia di bronzo al merito civile per gli episodi nei quali la popolazione, che ebbe il 40% delle abitazioni distrutte, si distinse negli anni 1943-1945.
L’11 maggio 2013 è stata apposta nei locali d’ingresso del Comune una lapide che riporta la motivazione della medaglia:
Piccolo centro occupato dall’esercito tedesco, partecipò con generoso slancio alla lotta di Liberazione. La popolazione sottoposta a disagi e sofferenze subì furti, saccheggi e bombardamenti che provocarono vittime civili e danni al patrimonio abitativo. Nobile esempio di spirito di sacrificio e Amor Patrio.
Le vicende belliche e resistenziali
L’ex tenente cappellano don Giuseppe Buttarazzi, nativo del centro ciociaro, dopo l’8 settembre si era aggregato ad un gruppo di “Bandiera rossa” operante sulle zone montagnose di Capranica Prenestina, con il compito di assistere gli ex prigionieri alleati e alcuni giovani braccati dai nazifascisti. Sorpreso a fare dei segnali con una lanterna presso Guadagnolo, frazione di Capranica, venne arrestato e torturato. I tedeschi, imbestialiti dal contegno fermo e coraggioso di don Giuseppe, lo uccisero a colpi di mitra: il suo corpo crivellato venne piantonato dai suoi carnefici per tre giorni.
Altro concittadino era il caporale Riccardo Evangelista di stanza presso il 1° Battaglione Arditi nella zona di Monte Cairo. Egli si offrì volontario per attraversare le linee nemiche e riferire agli alleati la dislocazione delle truppe tedesche, ma il 20 febbraio 1944 venne fatto prigioniero. Riuscì a fuggire e a completare la sua missione, meritandosi la Medaglia di bronzo al valor militare.
Altri esempi della lotta partigiana a cui parteciparono i cittadini di Monte San Giovanni, sono rappresentati dal 18enne Emilio Pagliaroli fucilato dai tedeschi il 29 marzo in contrada San Magno di Ceprano e da Romolo Vristi, ucciso da una raffica di mitragliatrice nel tentativo di indicare ad una pattuglia alleata la dislocazione dei tedeschi sulle pendici del Colle San Marco.
Bibliografia
La grande enciclopedia della tua regione. Il Lazio (38), p.149
(a cura) G.Giammaria, L.Gulia, C.Iadecola, Guerra Liberazione Dopoguerra in Ciociaria 1943-45, (cit.), p.122
Dizionario storico biografico del Lazio (cit.), ad nomen
Wikipedia, ad nomen.