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Museo del Novecento e della Shoah. (San donato Val di Comino-Fr)

Il Luogo e le Vicende

San Donato Val di Comino è stata una delle località d’internamento libero più importanti d’Italia e la prima del Lazio. I primi internati ebrei giunsero nell’estate del 1940 stabilendo buone relazioni con la popolazione e le autorità, da cui ricevettero accoglienza, aiuto e furono subito integrati. Tra le internate si ricordano: Margaret Bloch, amica e confidente di Kafka; Grete Berger, importante attrice del cinema muto e dell’Espressionismo tedesco, interprete di alcuni capolavori della storia del cinema: Lo studente di PragaMetropolisIl dottor MabuseDestino. Con la caduta del fascismo e la militarizzazione tedesca della Val di Comino, San Donato divenne retrovia del fronte di Cassino e l’ultimo paese abitato prima della Linea Gustav. Il paese subì vari bombardamenti aerei e cannoneggiamenti, alleati e tedeschi, dal 5 novembre 1943 al 5 giugno 1944, ultimo giorno della guerra nel Cassinate. In quei mesi gli abitanti, in particolare le donne, soccorsero e aiutarono internati ebrei, confinate iugoslave e circa mille prigionieri alleati fuggiti dalle prigioni dell’Abruzzo e dell’Emilia Romagna, ricevendo attestati di ringraziamento firmati dal generale Alexander.

La Memoria

Il Museo del Novecento e della Shoah nasce negli ambienti dell’Antico Municipio, struttura cinquecentesca ampliata e adibita a sede comunale nella seconda metà dell’Ottocento. Il palazzo, in quanto ex casa municipale, è parso subito il luogo giusto per ospitare il museo perché le sue stanze sono state protagoniste di numerose pagine di storia: vita politica del XX secolo, creazione dei documenti per i soldati e per gli emigrati in partenza nel mondo, accoglienza degli internati ebrei e falsificazione dei documenti per salvarli dalla Shoah, militarizzazione del paese e ospitalità dei profughi durante la seconda guerra mondiale, il referendum per la Repubblica, rivolte dello Sciopero a rovescio, la ricostruzione. Il Museo del Novecento e della Shoah fa vivere ai visitatori l’esperienza della seconda guerra mondiale e della Shoah durante la battaglia di Cassino. Otto sale, attraverso un suggestivo itinerario interattivo e immersivo, raccontano: il primo Novecento, il fascismo, l’emigrazione, l’internamento degli ebrei stranieri, le tappe verso Auschwitz, l’aiuto agli ex prigionieri alleati, il referendum per la Repubblica, la ricostruzione di Montecassino. Il Museo, inaugurato il 18 giugno 2022 dal sindaco Enrico Pittiglio, nasce dalla collaborazione con il Museo dell’Olocausto di Washington avviata nel 2018. I curatori sono Luca Leone e Fabiana Piselli.

Indirizzo: Via Orologio, 16

Comune: San Donato Val di Comino (Fr),  03046

museo900shoah@gmail.com

Fonte: https://www.museo900shoah.it/

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