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Pofi

 

Dati del Comune

Abitanti: 5.215 (1936) – 5.668 (1951). Superficie 30,68 kmq. Altitudine 283 m. slm. Centro situato sopra vulcano spento; vi scorre il fiume Sacco. Comuni confinanti: Ceprano, Ripi, Arnara, Ceccano, Castro dei Volsci.

La motivazione della decorazione

Pofi, che ebbe il 60% delle abitazioni distrutte, è insignita della Medaglia d’argento al merito civile:

Centro situato in posizione strategica ed occupato dall’esercito tedesco impegnato a difesa della linea Gustav, fu oggetto di rastrellamenti da parte delle truppe naziste e di numerosi bombardamenti che procurarono molte vittime civili e ingenti danni all’abitato. Anche con l’arrivo delle truppe alleate il paese subì soprusi, saccheggi e atti di efferata violenza su uomini e donne. Ammirevole esempio di spirito di sacrificio ed amor patrio. Pofi (Fr), 1943-1944.

Le vicende belliche e resistenziali

Come negli altri centri della Ciociaria, anche a Pofi vennero segnalati, dopo l’8 settembre, atti di violenza da parte dei tedeschi.

Il più significativo evento è costituito dall’arresto del parroco don Silvio Bergonzi che teneva nascoste in canonica delle armi. Egli, nei giorni immediatamente successivi allo sbarco di Anzio, venne scoperto, quasi sicuramente per una delazione, malmenato e rinchiuso nel carcere di Paliano. Poco prima della ritirata tedesca, il prelato venne fucilato.

Si ha inoltre notizia di un cittadino pofano che dopo essere stato costretto a scavarsi la fossa, venne fucilato da un plotone d’esecuzione.

 

La memoria

Monumento ai caduti

 

Bibliografia

La grande enciclopedia della tua regione. Il Lazio (39), pp. 165-66.

(a cura) G.Giammaria, L.Gulia, C.Iadecola, Guerra, Liberazione Dopoguerra in Ciociaria 1943-45, (cit.), p.142

Dizionario storico biografico del Lazio (cit.), ad nomen

Wikipedia, ad nomen.

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