Roma
24 marzo 1944, venerdì – Roma, Fosse Ardeatine, ore 13:30 circa- 20:00 circa. 335 prigionieri dei tedeschi vengono caricati su autocarri e portati alle cave di pozzolana sulla via Ardeatina e lì massacrati con un colpo di pistola alla nuca. Le cave vengono poi fatte saltare con l’esplosivo. Tra gli uccisi vi è gente di ogni estrazione e condizione: militari ed ebrei, antifascisti e delinquenti comuni, intellettuali e popolani, persone rastrellate a caso. Tra gli altri i colonnelli Giuseppe Cordero Lanza di Montezemolo e Giorgio Ercolani e il diplomatico Filippo de Grenet del Fronte militare clandestine, i generali Dardano Fenulli di cavalleria, protagonista della difesa di Roma, Roberto Lordi e Sabato Martelli Castaldi dell’aeronautica, direttori del polverificio Stacchini, il colonnello Giovanni Frignani, il maggiore Ugo De Carolis e il capitano Raffaele Aversa, del raggruppamento clandestino dei carabinieri, i capitani Manfredi Azzarita, Renato Villoresi del gruppo militare Fossi, gli avvocati Placido Martini e Carlo Zaccagnini e il capitano d’artiglieria Mario Magri dell’Unione nazionale per la democrazia, il tenente Maurizio Giglio – collaboratore della 5^ armata americana – e il suo collaboratore Luigi Mastrogiacomo, il prete don Pietro Pappagallo, Pilo Albertelli, comandante delle squadre partigiane del PdA con Ugo Baglivo, Elio Bernabei, Bruno Bucci, Armando Bussi, Vittorio Buttaroni, Salvatore Canalis, Enrico Ferola, Giorgio Giorgi, Umbero Grani, Cesare Leonelli, Enrico Mancini, Italo Pula Bruno Rodella, Vincenzo Saccotelli delle stesse formazioni di Giustizia e Libertà, Giuseppe Lo Presti, comandante dei quartieri Appio, Esquilino e Prenestino del Psiup, Ferdinando Agnini, dell’Associazione rivoluzionaria degli studenti, Marcello Bucchi, della banda Fulvi-Mosconi, Romualdo Chiesa, dei cattolici-comunisti, Gioacchino Gesmundo del Pci. (Guida, 541;) Per l’elenco integrale delle vittime, la biografia e le decorazioni alla memoria, si rimanda al sito www.mausoleofosseardeatine.it; ViBia.