Sant’Andrea del Garigliano
Abitanti: 1944 (1936) – 2.036 (1951). Superficie 17,11 kmq. Altitudine 176 m slm. Posizionato tra il fiume Garigliano e la dorsale orientale dei Monti Aurunci. Comuni confinanti: Castelforte (Lt), Rocca d’Evandro (ce), Sant’Ambrogio sul Garigliano, Sant’Apollinare, Vallemaio.
La motivazione della decorazione
Sant’Andrea del Garigliano, Medaglia d’argento al merito civile, conferita l’11.3.2002:
Comune situato sulla linea Gustav, occupato dai tedeschi, durante l’ultimo conflitto mondiale si trovò al centro di numerosi combattimenti, subendo bombardamenti e rappresaglie che provocarono lutti, sacrifici e la distruzione della totalità dell’abitato. La popolazione, seppure provocata dagli stenti e dalle violenze, si prodigò poi, con fierezza e coraggio, nella difficile opera di ricostruzione. Sant’Andrea del Garigliano (Fr), settembre 1943-maggio 1944.
Le vicende belliche e resistenziali
Dopo l’8 settembre Sant’Andrea divenne il punto di riferimento della banda partigiana di Antonio Gagliardi, che ebbe l’incarico dagli Alleati della distribuzione di radio riceventi e trasmittenti in tutto il Lazio, in Italia settentrionale e nella stessa Sant’Andrea.
La banda operò successivamente anche in molti paesi del Frusinate: vennero dislocati 11 gruppi radio, ma ben presto i tedeschi decisero di eliminarla, effettuando il 23 ottobre un attacco senza successo. I nazisti decisero allora di porre una taglia su Gagliardi e sugli altri compagni. Il 28 gennaio egli venne condannato a morte in contumacia, ma da tempo Gagliardi si era posto in salvo oltre il Garigliano arruolandosi nel Corpo italiano di Liberazione come comandante della 110° Compagnia del IX reparto d’assalto.
In quell’autunno un componente della banda Gagliardi ferì un soldato tedesco impegnato nella razzia nelle abitazioni, compresa quella del partigiano. Preoccupato delle reazioni tedesche, fuggì dal paese con tutti i suoi compaesani e si rifugiò tra i boschi delle alture.
I tedeschi, trovando il paese evacuato, si recarono in una contrada i cui abitanti erano ignari di quanto accaduto in paese ed uccisero cinque uomini presi a caso.
Nel febbraio gli occupanti fucilarono davanti ai famigliari un componente della banda Gagliardi, un medico, e ne gettarono il corpo in un pozzo; la loro motivazione fu: Era un partigiano e abbiamo saldato il conto!
Sant’Andrea fu liberato il 13 maggio dalla 1° Divisione di fanteria motorizzata francese.
Nativo della cittadina era Antonio Galasso, ufficiale del 17° Rgt fanteria “Acqui”, che si rifiutò, insieme agli altri ufficiali di arrendersi ai nazisti a Cefalonia (22-26 settembre 1943).
La memoria
Il Comune fa parte del “Gran percorso della memoria” del SER.A.F.-Servizi Associati Comuni del Frusinate.
Bibliografia
La grande enciclopedia della tua regione. Il Lazio (52), pp.81-82.
(a cura) G.Giammaria, L.Gulia, C.Iadecola, Guerra Liberazione Dopoguerra in Ciociaria 1943-45, (cit.), pp.154-57.
Wikipedia, ad nomen.