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Tirella Giuseppe

Data di esecuzione: 18.11.1943

Organo giudicante: Tmi

Accusa: Omicidio e usurpazione di funzione

Data di nascita: 16 marzo 1913

Luogo di nascita: Pozzallo

Paternità: Giorgio Tirella

Maternità: Giovanna Nifosi

Professione: ufficiale marina Mercantile

Circostanze dell’arresto

Giuseppe Tirella, ufficiale della marina mercantile, vestiva abusivamente la divisa della Mvsn e partecipava di sua iniziativa ai rastrellamenti. Informato da Umberto Celestini, ex commesso della Camera dei Fasci e delle Corporazioni, che in casa Guarnieri, in viale delle Milizie 76 si nascondevano armi, alle 17 del 7 ottobre si presenta nell’abitazione di Rosa Guarnieri Carducci  col pretesto di cercare persone sospette. La donna, temendo che volessero portarle via il figlio, tenta di impedire a Tirella di entrare nell’abitazione e questi fa fuoco uccidendola. Arrestato dalle autorità italiane Tirella è condannato a morte dal Tribunale territoriale di guerra di Roma. Nello stesso procedimento Umberto Celestini è condannato a 14 anni.

Riferimenti bibliografici

Il Messaggero, 19 novembre 1943 e 17 marzo 1944; Cesare De Simone, Roma città prigioniera, Mursia 1994, pag. 28; Renato Perrone Capano, La Resistenza in Roma, II, Roma 1963 pag. 458.

Note

Il nome di Giuseppe Tirella figura sulla lapide dei caduti della Resistenza romana posta all’entrata di Forte Bravetta. Rosa Guarnieri Carducci nel dopoguerra sarà stata insignita della Medaglia d’oro al valor civile.

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