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Capranica e Sutri

17 novembre 1943, mercoledì- Località Montefosco, Capranica e Sutri (Viterbo). “In seguito ad un rastrellamento cominciato sin dalle prime ore del mattino, in seguito a un rastrellamento cominciato sin dalle prime ore del mattino nelle campagne e nell’abitato di Capranica, cadono nelle mani delle SS tedesche, provenienti da Bracciano, 18 giovani sardi sbandati in seguito all’armistizio dell’8 settembre, e un giovane capranichese (Salvatore Alessi). Nel pomeriggio del 17, sul far della sera, il gruppo di prigionieri viene trasportato a mezzo camion verso Bracciano. Improvvisamente in territorio del Comune di Sutri, in località Montefosco, intorno alle 17.00, i giovani vengono fucilati a breve distanza dalla strada provinciale che collega Sutri con Bassano romano. Alla strage scampa miracolosamente un giovane sardo Rinaldo Zuddas, benchè ferito ad un gomito e a una coscia, che riesce a trascinarsi verso Sutri e a dare l’allarme (dove viene soccorso e trasportato all’ospedale di Ronciglione). I cadaveri vengono lasciati impietosamente sotto la pioggia e nottetempo raccolti su alcuni carri e trasportati al cimitero di Sutri, dove ancora oggi sono tumulati.” (Ceccarini)

(Armadio della Vergogna,  Ricciotti Lazzero, 252, Guida, 516; Fabio Ceccarini, *Il rastrellamento di Capranica e l’eccidio di Sutri. 17 novembre 1943: una verità perduta?, Davide Ghaleb Editore, Vetralla,2023).

 

 

Monumento in memoria della strage
Alcuni caduti
Lapide in memoria
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