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4 aprile 1944. Rocca di Papa

Truppe tedesche in Piazza Margherita a Rocca di Papa nel 1943 (Archivio Carlo Guarinoni)
4 Aprile 1944
Lettera di tre cittadini di Rocca di Papa per il vicesegretario del Pfr di Roma.
I Sottoscritti Fascisti Repubblicani Vi fanno presente quanto segue:
I cittadini tutti di Rocca di Papa sarebbero desiderosi che la residenza comunale sia accentrata tutta nel paese, perché la cittadinanza è tutta qui residente, perciò crediamo bene che non vi sia ragione alcuna che i capi rappresentativi siano a Roma in via Cesare Battisti 6 e che dal 14 Febbraio 1944 non si sono più visti circolare nel paese, lasciando nel completo abbandono tutti i poveri sinistrati del barbaro bombardamento nemico, solo il Curato ed il Brigadiere comandante di questa Stazione si sono interessati per procurare gli alloggi necessari a questi poveri derelitti della sventura.
Il paese si trova nel completo abbandono in tutti i servizi pubblici, le strade sono un vero letamaio, fogne scoperte che esalano un puzzo enorme, dappertutto monti di letame che viene tirato fuori dalle stalle e depositato sulla pubblica via, se perdura tale stato di sporcizia con le stagioni calde che si avanzano chi sa a quale razza di epidemia si andrà incontro. Stando tutt’oggi la residenza comunale a Roma il Signor Commissario Prefettizio si è trattenuto q.li 5 di farina q.li 1 di riso e q.li 8 di pasta, dichiarando che tale quantità di generi si trova nel negozio sito in Via Collazia N.18 per distribuirli agli sfollati del paese che si trovano a Roma, ma quanti sfollati di Rocca di Papa si trovano a Roma? Circa cento che sono andati via dal paese per stare più al sicuro e non per impellenti necessità, che poi la maggioranza di essi ritirano la loro razione nei negozi locali e intanto con l’ultima distribuzione della pasta hanno dato kg 1.750 a persona compresa la razione che già si trovava in giacenza, mentre la razione poteva essere maggiore con l’arrivo dei 110 q.li ultimi se non avessero trattenuto a Roma i q.li 8, concludendo agli sfollati che si trovano a Roma gli viene una razione di pasta di circa kg8 mentre quelli residenti nel paese la razione è stata di kg 1.750 è possibile che debba essere così? Mentre qui sono 16 giorni che non si ha la razione del pane per il poco interessamento dell’Autorità, che essi stanno a Roma e istituendosi uno spaccio per proprio conto il pane finora l’hanno avuto tutti i giorni. Con l’ultimo arrivo dei tabacchi (che è stato tanto poco) il Signor Commissario ha fatto un buono di prelevamento per 2000 sigarette a nome del Lazzaretto Tedesco, ma queste sigarette a come risulta non sono mai arrivate al suddetto Lazzaretto e questo già si è ripetuto più d’una volta, risulta pure all’Ufficio Annona un buono di prelevamento di q.li 1 di sale a nome del Commissario Sig. Assolini Anacleto, mentre la popolazione è da due mesi che non ha più avuto il sale e così è di quantaltri generi. Nell’Ufficio Annonario esistono anche vari buoni di prelevamento di generi alimentari a nome del Sig. Tavani Segretario di questo Comune, come vedete sono tutti generi che si sono sottratti alla popolazione che langue di fame. Il patrimonio boschivo che è tanto ricco, va in distruzione causa che tutti carbonizzano d’accordo con i guardiaboschi che fanno a mezzo con i carbonai, ecco le conseguenze che portano stando le Autorità di residenza a Roma.
Il Sanitario locale prima del bombardamento svolgeva attività poco scrupoloso in tutti i campi e nei riguardi dell’Ufficio annonario rilasciava buoni di supplemento per ammalati anche a chi non lo era purché questi gli davano assicurazione di dividere a metà la razione.
Per tanto facciamo presente che tali elementi vengano senz’altro esonerati dalle cariche che ricoprono tutt’ora e sostituirli con elementi più onesti e più abboccati nello svolgere e tutelare l’interesse della popolazione.
Rocca di Papa 4 Aprile 1944 – XXII
Gatta Nestore
Carteri Fernando
Castri Mario
Asr, Prefettura Gabinetto, b. 1499
Fonte: Roma città aperta. Carlo Galeazzi
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