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Vallepietra (Roma). Santuario della SS. Trinità

Indirizzo: SP, 45, 00020

Telefono: 335 125 4126

E-mail: p.vallepietra@tiscali.it

sito web: www.santuariovallepietra.it

La storia

Sulle origini del Santuario vi sono diverse ipotesi. Il problema è di difficile soluzione, ed ancor oggi vi sono molti punti oscuri, malgrado numerose ricerche effettuate da insigni studiosi. È opportuno, comunque, riferire sulle ipotesi più accreditate e sulle leggende popolari che i pellegrini si sono tramandate oralmente. Esistono due leggende: una di origine popolare e l’altra di origine letteraria. “La prima narra di un contadino che mentre arava il terreno in cima al colle della Tagliata vide cadere, nel sottostante precipizio, i buoi e l’aratro. Portatosi sul ripiano alla base della grande parete rocciosa vide, con grande meraviglia, i buoi inginocchiati davanti ad un misterioso dipinto della Trinità, apparso all’interno di una piccola grotta” (Caraffa). L’aratro era rimasto in alto impigliato in una sporgenza della roccia. “La seconda leggenda, di carattere letterario, è stata trasmessa da una pergamena andata poi distrutta, ma della quale è pervenuta una copia. Alcuni studiosi fanno risalire a monaci orientali o eremiti la possibilità dell’origine del luogo di culto dedicato alla Santissima Trinità sul monte Autore immediatamente sopra le sorgenti del Simbrivio. L’atteggiamento benedicente alla maniera greca delle “Tre Persone”, venerate nel Santuario e la particolare toponomastica dei luoghi circostanti potrebbero avvalorare questa ipotesi. Infatti il monte posto di fronte al Santuario si chiamava sino al secolo scorso Sion ed infine il paese più vicino, dal versante abruzzese, è Cappadocia (come la regione orientale). Un’altra ipotesi attribuisce la fondazione del Santuario della Santissima Trinità a San Domenico di Sora.
(Tratto da “La Trinitá di Vallepietra” di Franco Mercuri).

Ex voto

Nei locali sottostanti del santuario è situato il Museo degli ex voto che raccoglie gli ex voto più significativi che i pellegrini, nel corso degli anni, hanno donato  per esprimere la loro riconoscenza e la loro devozione. Gli Ex Voto di guerra esposti  sono due, in forma di quadri votivi.

1- Ex voto rappresentato da un quadro dipinto, incorniciato da legno intagliato. Il quadro raffigura tre Gesù seduti su nuvole, circondati da angeli. Sulla testa hanno un’aureola triangolare e sul petto si vedono i simboli della Trinità: il triangolo con l’occhio per il Padre, l’agnello per il Figlio e la colomba per lo Spirito Santo. Inserite dall’angolo in basso a sinistra, due fotografie in bianco e nero dei miracolati.

Bordo sinistro del quadro: “Ricordo di prigionia. Sud Africa. 4.6.942”.

Bordo destro del quadro: “V.C. /q. Quattrucci Antonio – Antonelli B”.

Bordo inferiore: “LA SS. TRINITA’”.

 

2- Ex voto è rappresentato da un quadro dipinto, incorniciato da legno intagliato, esposto nel museo degli ex voto del Santuario. Il quadro raffigura lo speronamento di un transatlantico da parte di un’altra nave nel momento della collisione, ed in alto a destra l’immagine della Madonna col bambino.

Si leggono i nomi delle navi: “Stoccolma che sperona A. Doria”.

Bibliografia

Ex voto tra storia e Antropologia”, a cura di Emilia de Simoni, Seminari e convegni del Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari, Roma 1986

 

 

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