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Labò Giorgio (Lamberto)

Data di esecuzione: 7 marzo 1944

Organo giudicante: Feldgericht

Accusa: attività antitedesca

Data di nascita: 29 maggio 1919

Luogo di nascita: Modena

Paternità: Mario Labò

Maternità: Enrica Morpurgo

Formazione d’appartenenza: Gap/Pci

Professione: studente di architettura

Informazioni biografiche

Uno dei protagonisti più interessanti della Resistenza romana è Giorgio Labò (Lamberto). Studente di architettura fu chiamato alle armi all’inizio del conflitto. Sergente maggiore del RE nel Reatino fin dal mese di settembre 1943 combatte contro la Divisione tedesca Student inquadrato in un gruppo formato da oppositori appena usciti dalla clandestinità e da alcuni ufficiali dell’esercito.

Circostanze dell’arresto

A novembre viene a Roma, entra nei nuclei armati della Resistenza e, insieme a Gianfranco Mattei, docente universitario di chimica e Giulio Cortini, docente di fisica, custodisce la santabarbara dei Gap centrali nella casa di Gino Mangiavacch in via Giulia 25/a. Giorgio Labò è sorpreso e arrestato assieme a Gianfranco Mattei, proprio nella santabarbara. A via Tasso, Mattei non riesce a sopportare la tortura e, per non tradire, la notte del 4 febbraio, s’impicca alle sbarre della cella con le bretelle. Giorgio, dopo una serie interminabile di pestaggi e torture, cadrà a Forte Bravetta il 7.3.1944.

Fonti archivistiche: Anfim/Vittime 4.2 fascicolo Labò Giorgio, Msl, Archivio istituzionale, Carte tedesche Bacheche, cella 3; ACS, MD Ricompart Lazio, b. 92, fasc.9142.

Riferimenti bibliografici: Rosario Bentivegna, Achtung banditen, Mursia 1983 e Pasqua di sangue sul Monte Tancia in Sabina (aprile 1944), in: «Patria Indipendente», aprile 2000; Viva Tedesco, Il contributo di Roma e della provincia nella lotta di liberazione, Provincia di Roma 1967, Pietro Boragna, Vita di Giorgio Labò, Torino, Aragno 2011; Antonello Trombadori, Un eroe, Giorgio Labò, in: l’Unità, 10 giugno 1944; Franco Calamandrei, Le bombe della Resistenza in l’Unità 7 marzo 1969

Note: Giorgio Labò nel dopoguerra sarà insignito della medaglia d’oro al valor militare.

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